Tutto quello che oggi sembra far parte naturalmente del mondo della moda fu anticipato da un solo incredibile talento creativo: Paul Poiret ( 1879 – 1944 ). Nel giro di poco più di dieci anni, tra il 1903 e la prima guerra mondiale, il sarto parigino fu artefice di una serie di idee innovative che avrebbero trasformato per sempre il mondo della moda. In genere Poiret viene ricordato per aver liberato la donna dalla schiavitù di busti e corsetti, che oltre ad essere molto fastidiosi da indossare, rendevano la silhouette femminile innaturale. Poiret fu un grande sarto, ma limitarsi a raccontarlo attraverso i suoi modelli più belli sarebbe fargli un grave torto. Poiret fu il primo ad allargare il concetto stesso di moda inaugurando il total lifestyle. Attorno al modello di vestito egli creò profumi, scarpe e accessori, arrivando addirittura all’ideazione dell’arredo di casa. Poiret fu il primo a portare la moda fuori dalle mura discrete degli atelier tradizionali. Fu il primo a fare della Moda un evento di portata internazionale che alimenta se stesso attraverso la pubblicità, le arti figurative, le performance teatrali e le sfilate. Precorse i tempi attuali ideando strategie di marketing allora impensabili. Fu il primo a pubblicare i propri bozzetti a scopo pubblicitario. Fu il primo a organizzare defilé itineranti attraverso l’Europa e gli Stati Uniti per promuovere i l proprio lavoro. Fu Poiret a far della mannequin la protagonista di queste messinscene teatrali. Paul Poiret. Il Re della Moda racconta tutto questo ripercorrendo i momenti più importanti della sua carriera di sarto e imprenditore. Fino alla lunga crisi che ne segnò l’inarrestabile declino dopo la prima guerra mondiale.
Regia: Adolfo Conti
Luogo: Parigi
Anno: 2013
Durata: 26′
INFO
Crediti
Un documentario prodotto da Doc Art – Amalia Carandini
in collaborazione con NDR-Arte
scritto e diretto da Adolfo Conti
Intervistati:
Véronique Belloir
Pamela Golbin
Didier Grumbach
Catherine Parpoil
George Stamm
Fotografia: Laurent Didier
Montaggio: Eugenio Persico
Musiche: Fabrizio Romano
Archive producer: Ilaria Sbarigia
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