Orfano ancora bambino, folgorato dall’amore per Beatrice e dal dolore per la sua morte precoce, gli studi filosofici e letterari, la guerra, l’attività politica e quella di poeta. A 37 anni Dante è già famoso per le sue opere poetiche anche fuori Toscana. Ma il 10 marzo del 1302, dopo essere stato condannato all’esilio e separato da amici moglie e figli, Dante deve ricominciare tutto da capo. Inizia una vita errante e solitaria scandita da speranze, delusioni, povertà, riconoscimenti e incomprensioni. Per vent’anni, fino alla morte nel 1321. Ma in questi anni travagliati Dante scrive il poema che lo renderà immortale. Gli occhi di Dante è è un viaggio attraverso i luoghi, i ricordi, le opere d’arte, le donne e gli uomini evocati dal poeta. Un viaggio composto da un prologo e tre capitoli che propongono allo spettatore di collegare le cantiche della Divina Commedia a tre momenti del suo esilio: 1307 Inferno, 1310 Purgatorio, 1321 Paradiso.
Nel Prologo e Inferno sono rievocati i primi anni di esilio, quando Dante cerca di rientrare a Firenze con la forza delle armi : i soggiorni presso le famiglie nobili arroccate in montagna o dominanti le città della Romagna e del Veneto. La visione dell’ Inferno dipinto da Giotto a Padova, il ricordo del battesimo della fede a Firenze e di quello delle armi a Campaldino e poi due momenti della Commedia quando la violenza estrema e brutale viene scatenata contro chi ama e tradisce: Paolo e Francesca e Ugolino della Gherardesca.
Purgatorio. La discesa di Enrico VII in Italia e il fallimento della sua missione politica segnano la fine delle speranze di Dante di rientrare a Firenze. Per Dante è il momento di fare un bilancio della vita trascorsa e di dare nuovo senso al proprio poema. L’espiazione del Purgatorio diventa interrogazione sull’importanza del proprio agire nel tempo e nello spazio dell’esistenza. Ecco allora la rievocazione dell’incontro con Oderisi da Gubbio e il confronto con l’arte di Giovanni Pisano nel Duomo di Pisa. Ma il vero discrimine Dante lo affronta nell’incontro con Beatrice: per salvarsi deve definitivamente abbandonare ogni vincolo con il mondo terreno.
Paradiso. Dante è arrivato all’ultima parte del suo poema: la più difficile perché deve descrivere ciò che non può essere descritto. Fuori dal tempo e dallo spazio il suo corpo si trasforma e si muove come un raggio di luce che penetra nell’acqua mentre i beati si muovono attorno a lui come faville di un fuoco, polvere che danza in un raggio di sole, come fiume incandescente. L’incontro con la Trinità è l’ultima rivelazione: di fronte all’Universo racchiuso in un punto solo di luce, ogni parola, ogni visione perde di senso e gli occhi di Dante possono finalmente aprirsi sull’Infinito.
Regia: Adolfo Conti
Luogo: Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi Verucchio (RN) Ravenna Firenze Cesena Pisa
Anno: 2021
Durata: 57′
INFO
una produzione Doc Art ( Italia )
in coproduzione con Leonardofilm ( Germania )
SWR ( Germania )
in collaborazione con ARTE e RAI5
con il supporto della Regione Emilia-Romagna ER Filmcommission
Comitato Nazionale Dante 2021
Programma MEDIA Europa Creativa
Crediti
Con Monica Piseddu, Camilla Baldi, Alberto Baraghini, Angelo Gallamini
Franco Leo è la voce di Dante
Consulenti scientifici Alberto Casadei, Marco Collareta , Marco Santagata, Adolfo Tura
Direttore della fotografia, montaggio e color correction: Eugenio Persico
Musiche originali: Pasquale Catalano
Casting e direzione di produzione: Vania Arcangeli
Scene e costumi: Iris Tercon
Presa diretta: Andrea Pondini
Operatori di ripresa: Tony Costagliola di Fiore, Stefano Petti, Adolfo Conti, Eugenio Persico
Operatori drone: Droneria Emiliana, Massimo Tabai, Alessandro Vezzani
Sounddesign e mix: Jan Maio
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